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Risvolti psicologici della caduta dei capelli

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Spesso la caduta dei capelli viene intesa come un problema legato all’invecchiamento dell’individuo: in questi casi, la preoccupazione è soggetta a considerazioni più mature e ad una presa di coscienza maggiore della suddetta condizione.

Eppure, esistono varie forme di calvizie spesso improvvise, che possono avere un fortissimo impatto sulla psiche di una persona: questo vale sia per gli uomini (alopecia androgenetica), sia per le donne (alopecia androgenetica femminile).

Quando accade ciò, le suddette forme di calvizie possono irrompere sin dall’adolescenza, con conseguenze molto gravi sulla psicologia di chi ne soffre. Ecco perché in questo articolo approfondiremo i risvolti psicologici della caduta dei capelli.

Psicologia e alopecia: un binomio spesso sottovalutato

Solo in anni recenti si è cominciato ad esaminare il problema dell’alopecia da un punto di vista psicologico: per tanto tempo, infatti, gli psicologi hanno a torto trascurato questa condizione. Al contrario di medici e dermatologi, che invece hanno sempre rivolto molta attenzione alla calvizie.

Questo ha avuto una conseguenza: oggi siamo molto indietro nella definizione dei risvolti psicologici che la caduta dei capelli impone alla psiche dei soggetti sofferenti di alopecia.

Nonostante tutto, oggi possiamo contare su una ricerca molto importante in questo settore, condotta dagli studiosi Nigel Hunt e Sue McHale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1283238/). È soprattutto grazie a loro, che abbiamo chiari gli effetti che l’alopecia esercita sulla psiche degli individui.

Risvolti psicologici della caduta dei capelli

L’alopecia, in tutte le sue forme, non è una malattia che può portare dei pericoli per la salute fisica di un individuo: non è nemmeno dolorosa, tranne nel caso delle forme di calvizie dovute a problemi dermatologici piuttosto fastidiosi. Di solito si affronta con farmaci lozioni e integratori per capelli che contengono sostanze che combattono tutte il DHT responsabile della riduzione progressiva delle dimensioni del follicolo pilifero.

Ad ogni modo, il vero dolore causato dall’alopecia si concentra soprattutto sulla psicologia dei soggetti che soffrono di calvizie. Se questo problema si dimostra prolungato, il benessere psicologico della persona può velocemente decadere.

Anche la consapevolezza dei limiti dei trattamenti medici non aiuta le persone a prendere atto di questo problema, con il quale bisogna imparare a convivere.

Quali sono i risvolti psicologici della caduta dei capelli? L’alopecia può avere gravi conseguenze psico-sociali, causando una sofferenza molto intensa sia nella vita di tutti i giorni, sia a lavoro, sia nelle relazioni sentimentali.

Sempre secondo lo studio di Hunt e McHale, il 40% degli individui sofferenti di calvizie ha dichiarato di aver avuto problemi sentimentali, mentre il 63% problemi lavorativi. Entrando nello specifico, l’alopecia può portare patologie psichiche come la depressione, l’ansia e la fobia sociale. Come già sottolineato, il rapporto fra psicologia e alopecia al momento è in continuo sviluppo: non è affatto detto che le conseguenze psicologiche siano solo un semplice effetto dell’alopecia.

Questo perché malattie come lo stress, a loro volta, possono essere la causa della perdita dei capelli: questo fattore è emerso, ad esempio, da una ricerca condotta da MJ Garcia Hernandez (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12786868). Dunque si parla di un argomento molto complesso, fatto di un rapporto alternato di cause ed effetti.

Fra fobia sociale e ansia: l’alopecia e la psiche

Esistono diversi studi che certificano un aumento esponenziale dei disturbi psichiatrici negli individui che soffrono di calvizie. Secondo ricercatori come Koo, l’alopecia può effettivamente aumentare il rischio di cadere vittime di episodi depressivi, disturbi di ansia sociale, paranoie e fobie.

Addirittura alcune teorie sui risvolti psicologici della caduta dei capelli intendono la consapevolezza dell’alopecia come una vera e propria elaborazione del lutto: in pratica, l’individuo affronta un iter che lo porta a metabolizzare questa condizione, prendendone coscienza dopo diverse difficoltà psicologiche.

Inoltre, l’alopecia è chiaramente un disturbo che influenza in modo netto l’estetica e la percezione del prossimo: in una società dove i media veicolano una idea di perfezione e di mascolinità o bellezza legata alla salute dei capelli, le conseguenze psicologiche della calvizie sono abbastanza ovvie.

L’alopecia, in tal senso, viene vista come un fattore declassificante dell’individuo: chi soffre di caduta dei capelli, si percepisce e viene percepito come una persona di Serie B, in quanto non conforme ai canoni estetici imposti dalla società. Questo naturalmente provoca enormi problemi di autostima.

Un approfondimento sui risvolti psicologici dell’alopecia

Purtroppo le ricerche sui risvolti psicologici della caduta dei capelli sono piuttosto recenti, e risalgono all’ultimo ventennio: ciò vuol dire che, pur essendo presenti molti libri di approfondimento sulla materia, la letteratura scientifica è ancora scarna e poco approfondita.

La pochezza dei dati è anche dovuta al fatto che chi soffre di alopecia difficilmente si presta a sondaggi o interviste, proprio per via delle conseguenze psicologiche e della difficoltà nel parlare del problema.

Di certo, sono emersi comunque dei dati interessanti: un uomo calvo viene sopportato più facilmente dalla società, mentre una donna calva va incontro a difficoltà molto più ampie. Il motivo è dovuto al fatto che le donne sono molto legate ai capelli e alla chioma come fattore identitario della propria personalità: perdere i capelli, quindi, equivale a perdere se stesse.

Alopecia e adolescenti: il bullismo e i problemi amorosi

Per quanto concerne gli adolescenti, invece, i risvolti psicologici della caduta dei capelli assumono dei connotati sociali molto seri. Nella fattispecie, non sono pochi i casi di bullismo a scuola contro i ragazzi che soffrono di calvizie prematura. Ma la vera conseguenza negativa dell’alopecia, in termini di psicologia, è l’intervento devastante sulla formazione del carattere e della psiche del giovane: l’adolescenza, infatti, è un periodo molto delicato.

Anche in questo caso, esistono delle ricerche scientifiche riconosciute, come lo studio di Bruckner e Bedocks sulle conseguenze psicologiche dell’alopecia in età adolescenziale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18622199). Infine, è il caso di sottolineare anche i problemi sentimentali: la calvizie in età adolescenziale causa una mortificazione della fiducia in se stessi, che si riflette anche nelle difficoltà nel rapportarsi con l’altro sesso: questo può generare dei traumi psicologici molto gravi, che l’individuo porterà con sé lungo l’intero arco della sua vita.

Psicologia e alopecia: il futuro della ricerca scientifica

C’è ancora tanta strada da percorrere nello studio dei risvolti psicologici della caduta dei capelli. Già adesso stanno emergendo dei problemi prioritari, in termini di approfondimento scientifico: il già citato rapporto fra calvizie e definizione dell’identità dell’individuo è uno di questi. È importante aggiornare anche le vecchie ricerche, perché oggi media come Internet stanno aumentando notevolmente l’impatto dell’estetica sulla psiche delle persone e dei giovani.

Persino i ragazzini, oggi intesi come generazione dei Centennials (i 15enni di oggi), meritano un approfondimento molto serio sulle conseguenze sociali e psicologiche dell’alopecia. Naturalmente, bisogna anche identificare quei meccanismi fisiologici che rendono certi soggetti maggiormente propensi all’alopecia.

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