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Psicologia del single Felice

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Si può essere psicologicamente  sani e felici vivendo una vita da single? Questo è assolutamente possibile: anzi, per certe persone essere single significa aver imparato a vivere (e a convivere) con la propria identità.

Imparare ad amarsi e a stare soli, infatti, spesso è più difficile che vivere in coppia: non a caso, chi cerca costantemente un partner fisso non di rado lo fa perché ha enormi difficoltà a rimanere da solo mentre al contrario cerca rapporti occasionali le cosiddette scopamicizie.

Ci vuole una psiche forte per sopportare Il silenzio e la solitudine che possono fare paura, soprattutto quando si ha l’abitudine a cercare la felicità non in ciò che si è, ma in ciò che sono gli altri.

Felici di essere single? Se lo siete, avete capito come gestire la vostra vita facendo affidamento in primis su voi stessi.

L’importanza di chiamarsi single

Il discorso non va generalizzato, ma il concetto di fondo è questo: alcune persone non riescono a stare da sole, perché non stanno bene in propria compagnia e non sono mature dal punto di vista psicologico.

Quando questo succede, ricercano costantemente un rapporto fisso e stabile che possa mettere a tacere le proprie insicurezze: si appoggiano ad un’altra persona, cercando in lei la felicità e dimenticando l’importanza di conquistare un proprio equilibrio interiore.

La mancata sintonia con il sé, infatti, causerà sempre uno stato costante di infelicità, quando verrà a mancare il rapporto e ci si ritroverà da soli, in un mondo fatto di silenzi. Spesso cercano convulsivante partner nei siti di incontri (link ad una lunga lista di siti di incontri).

Al contrario, altri sono felici di essere single: queste persone hanno imparato e imparano ogni giorno ad ascoltare se stesse, a studiarsi nel profondo, a conoscersi e a raggiungere uno stato di equilibrio emozionale tale da non sentire la mancanza della cosiddetta “altra metà della mela”.

In pratica vivere da single significa raggiungere la maturità: è volersi bene, per poi voler bene a qualcun altro senza per questo non poterne fare a meno.

Single? Non è uno status affettivo!

Molti pensano che stare da soli sia un vero e proprio status affettivo: un po’ come quando si dice nubile o celibe. In realtà, la parola “single” testimonia più che altro una filosofia di vita: una filosofia ricca di vantaggi.

single feliciOltre alla mera questione di autostima e di conoscenza di se stessi, vivere da single significa vivere nel presente e concentrarsi sugli obiettivi personali.

Le persone felici di essere single, non essendo in coppia, convogliano le energie verso il proprio benessere, senza fare piani a lungo termine che includano la presenza e il benessere di qualcun altro.

Non a caso, essere single porta tantissimi vantaggi in termini pratici: si ha più tempo da dedicare a se stessi, al proprio lavoro, alle proprie amicizie e naturalmente ai propri hobby.

Inoltre, non si devono rispettare quei paletti imposti da una relazione sentimentale.

Come se non bastasse questo, non si corre il rischio di diventare succubi di qualcun altro: l’empatia e l’amore verso una persona, a volte, portano a sacrificare il proprio benessere anteponendo il benessere del partner, e non è mai sano.

Questo naturalmente non significa demonizzare le relazioni, perché anche le persone felici di essere single non è detto che lo rimangano per tutta la vita.

Felici di essere single: prepararsi psicologicamente ad una relazione

A torto si crede che un single abbia scelto di esserlo per tutta la vita: è un errore, perché in realtà le persone che stanno da sole, semplicemente seguono il proprio istinto e i propri desideri.

Quando arriverà il momento e la voglia di cercare un partner fisso, paradossalmente un single sarà più pronto di una persona che ha sempre ricercato una relazione fissa. Perché diciamo questo?

Perché il single si sarà allenato per tutta la vita, in vista di questo obiettivo: una volta conosciuto se stesso, e imparato a mantenere il controllo delle proprie emozioni e del proprio Io, sarà pronto ad impegnarsi in una relazione senza per questo sbilanciarsi totalmente verso l’altro e rischiare di mettere in secondo piano la propria felicità.

Una persona del genere, è anche una persona che non indossa maschere, e che si fa amare per quello che è realmente: è un individuo sicuro di sé, indipendente, che sa come infondere sicurezza in chi gli starà accanto. Magari insegnandogli anche qualcosa.

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